Bir Tawil è il risultato del ri-incontro tra due musicisti migranti, Carlo H. Natoli (Erri, Gentless3, Skrunch, Blessed Child Opera etc.) e Dario De Filippo (Aiora, Le zouave Jacob, Collectif La Bohème, Guappecartò, Skrunch etc.) da anni su palchi e in progetti condivisi e adesso di stanza rispettivamente a Londra e Fontainebleau.

Percussioni dell'Africa sub-sahariana e siciliana si scontrano con strumenti a corda del nord Europa elettrificati e distorti, infettando di elettronica analogica e campionamenti di ricerca antropologica il tentativo di una sintesi tra musiche del deserto ed antropizzazione tecnologica, blues e tamburi a cornice, sintesi granulare e voci distorte, oltre i confini geografici della fortezza Europa, nel racconto della migrazione come risorsa e di micro-storie quotidiane.

"Erbita" è uno strumentale inedito di Bir Tawil, punteggiato dalla voce campionata di Ignazio Buttitta che legge la sua poesia “Un Popolu”: l’idea che l’assassinio del dialetti e delle peculiarità linguistiche sia la vera arma contro le libertà dei popoli, soprattutto di quelli poveri e oppressi, non è mai stata cosi attuale.

Ingresso libero, riservato ai soc* Arci