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“OFFSHORE” è l’album di Marcello Capozzi, un lavoro unitario che ha un unico personaggio per tutta la narrazione, tra Italia, Inghilterra e altre dimensioni. La narrazione in tutto l’album procede verso una progressiva dilatazione ambientale, da miseria iniziale a entusiasmo per nuovi scenari e ricostruzione relazionale, fino a una sorta di “svolta ontologica” che avviene a metà tracklist (sventurato incrocio col terrorismo internazionale). Vi è inoltre una progressiva transizione dall’Italiano all’Inglese in quanto lingua straniera del personaggio protagonista. L’album ha una struttura seriale suddivisa in 3 stagioni: 3 cicli di 3 episodi (come sottolineato dai vari field recording e cambi sonori).
Marcelo Capozzi è un musicista, autore e produttore nato a Napoli.
“Sciopero”, l’album d’esordio (Seahorse Recordings / Audioglobe) del cantautore partenopeo, fu inserito nelle pre-selezioni del Premio Tenco 2014 nella categoria Migliore Opera Prima, dando a Marcello l’occasione di suonare in svariate rassegne in giro per l’Italia, aprendo concerti di Cesare Basile, Marlene Kuntz e Paolo Benvegnù.
A inizio 2015, nel pieno della fase compositiva del secondo disco, Marcello Capozzi decise di emigrare nel Regno Unito, trasferendosi a Londra.
La decisione fu presa per le tipiche motivazioni economiche ma anche con l’obiettivo di realizzare un progetto che ormai si era fatto molto chiaro: mettere in scena il racconto di una storia legata a un unico personaggio in transizione nel Regno Unito verso lo spazio infinito. Un lungo viaggio, il cui vero oggetto di rappresentazione è l’incessante movimento energetico messo in campo da un essere umano, nel momento in cui deve superare l’ostacolo che di volta in volta si para davanti. È la storia di un personaggio e del suo viaggio verso l’universale, in una dimensione olistica, dopo avere attraversato con ardore alcune delle maggiori sfide presentate dal vivere in società nell’epoca contemporanea.
Benché il processo compositivo fosse sostanzialmente concluso un anno dopo l’arrivo a Londra, la gestazione dell’intero progetto ha dovuto fare i conti con i tempi lunghi di ricostruzione di una nuova stabilità esistenziale.
Sono stati anni di lontananza dalle pubblicazioni ufficiali ma di appassionata e paziente fedeltà a un progetto esteticamente molto ambizioso, che ha saputo gradualmente intrigare tanti artisti pronti a farsi coinvolgere a vario titolo in fase produttiva. In primis Carlo Natoli: musicista e ingegnere del suono, nonché neo-amico fraterno, che ha condiviso la produzione artistica insieme a Marcello Capozzi.
I raffinati musicisti siciliani Sergio Battaglia, Andrea Sciacca, Salvo Scucces, Vincenzo Di Silvestro.
Il songwriter e polistrumentista londinese Steve Head (la sua casa-studio in Berwick Street, nel quartiere Soho, è stata decisiva nello stimolare il definitivo rilancio dei lavori).
Alessandro Inglima, Andy Johnson, Barbara Slick hanno collaborato alacremente alla parte video.
Al progetto grafico Jessica Lagatta: disegnatrice che vanta, tra gli altri progetti editoriali, la realizzazione delle illustrazioni per il libro “Diario di un’apprendista astronauta” di Samantha Cristoforetti (La Nave Di Teseo).
Un collettivo di persone che in vari casi non si conoscono tra di loro, ma che hanno tutte desiderato esserci, contribuendo alla realizzazione di un’opera di grande coesione.
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INTERVISTA SU RADIO CITTA' APERTA
INTERVISTA SU MUSICA ITALIANA EMERGENTE
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