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HO.BO è un gruppo folk-blues nato nel 2018 come progetto collaterale di musicisti già attivi in svariati progetti della scena biellese (Piemonte). Dopo aver pubblicato il primo EP nel 2019 (2/10) attraverso NOSTUDIOREC, KONO DISCHI e LA MANSARDA, la band ha avviato e concluso le registrazioni del nuovo disco A MAN WITH A GUN LIVES HERE (in uscita per KONO DISCHI e I DISCHI DEL MINOLLO) creando un inusuale mix di generi Southern tra cui deep blues, Americana e alt-dark folk nel quale trasudano tinte cantautoriali e ritmiche blackness. Le registrazioni sono state effettuate nel loro studio rigorosamente in analogico su nastro.
Il disco, la cui uscita è prevista per venerdì 9 ottobre 2020, è così composto: si apre con un breve recitativo tratto dall’incipit del racconto HOBOES THAT PASS IN THE NIGHT di Jack London. Comincia il viaggio, solitario e silenzioso, nel South americano più crudo e polveroso tra storie di crimini efferati e ricordi di un passato non troppo lontano. PRAIRIE-DOGS è un omaggio onirico al primo romanzo steampunk della storia, la dime novel THE STEAM MAN OF THE PRAIRIES, dove la narrativa fantascientifica incontra per la prima volta l’anacronismo della propria ambientazione storica. Il ritornello è affidato al primo verso della celebre poesia di Edgar Allan Poe THE CITY IN THE SEA, che conduce il viaggio verso derive oscure e tenebrose. FALLING DOWN, HENRY è la prima murder ballad dell’album. Narra la storia di Henry, un uomo di mezza età che decide di porre fine alla propria esistenza nonché a quella di Bill, reo di aver avuto alcuni futili screzi con il protagonista della nostra storia. La cornice dove si consuma il misfatto è una piccola casetta solitaria e indisturbata nelle campagne dell’Arkansas. Non c’è peggior destino dell’esser rapiti dai coniugi Gary e Jill, amanti nella vita reale e deviati assassini al calar del sole. Brutali torture e sevizie ad armi bianche fanno da sfondo a questa triste storia che sfocia nell’innocenza di una filastrocca inquietante e spaventosa. IN COLD BLOOD è la seconda murder ballad dell’album, che strizza l’occhio alle vicende brillantemente narrate da Truman Capote nell’omonimo romanzo. Nell’innocenza di accordi spensierati e gioiosi, si consuma il delitto del povero Smith erroneamente scambiato per un avido lattoniere con problemi di debiti (per via del gioco di parole con “tinsmith”). Il brano A TINY MAN CALLED SMITH ripercorre le sonorità più alt-country del disco, dove l’utilizzo di strumenti poco convenzionali (la linea di basso è affidata a una tanica di benzina riadattata a contrabbasso) portano l’ascoltatore verso derive surreali e metafisiche. Unico duetto del disco che vanta la collaborazione di Luca Andriolo, frontman dei DEAD CAT IN A BAG. In SUMMER CLOUDS il viaggio dei nostri hoboes si sofferma sul ricordo di soffici nuvole che cavalcano l’orizzonte solitario, portando alla mente la spensieratezza di una vita oramai lontana e irraggiungibile. Il solo profumo di capelli mossi dal vento potrà dar nuova linfa per poter riprendere il cammino. PSALM costituisce con Summerclouds il corpus più intimo dell’album, dove i nostri viaggiatori-sognatori sono alla ricerca di risposte sulla propria vita. Si tratta di lamento funesto e crudo, che ripercorre la tradizione black dei fieldhollers americani. In THE CURSE OF PEAK HILL si ritorna a narrare storie e personaggi del nostro viaggio nel profondo Sud americano. L’utilizzo di un ricercato slang southern proietta il brano verso un rinomato bordello-saloon texano chiamato Solitary Star dove gioco d’azzardo e prostituzione sono le principali attrazioni. Il nostro protagonista, T.J., gioca ogni sera e finisce per innamorarsi di una sinner lady rinomata per la facilità dei suoi costumi e per la strana maledizione che ha macchiato il suo nome. BONES ORCHARD (“frutteto d’ossa” ) nel gergo HO.BO rappresenta metaforicamente il cimitero. Un luogo silenzioso e intimo dove poter dar voce ai propri ricordi. A testa china ci soffermiamo a meditare sul nostro passato tra il flebile lamento di un’armonica lontana e le sofferenti incursioni di un arpeggio ossessivo. Finisce così il viaggio tra il ricordo di chi è stato e di chi stato non è.
Tracklist:
- HOBOES THAT PASS IN THE NIGHT
- PRAIRIE-DOGS
- FALLING DOWN, HENRY
- IN COLD BLOOD
- A TINY MAN CALLED SMITH (ft. SWANZ THE LONELY CAT)
- SUMMER CLOUDS
- PSALM
- THE CURSE OF PEAK HILL
- BONES ORCHARD
HO.BO sono:
Samuel Manzoni (voce, chitarra acustica)
Andrea Bertoli (piano, farfisa, wurlitzer)
Filippo Sperotto (chitarra acustica-elettrica)
Mattia Rodighiero (batteria)
Marco Tommaso (banjo, basso, armonica)
Edoardo Perona (chitarra elettrica)
[info e contatti]
Website: thehobo.bandcamp.com
Instagram: www.instagram.com/ho.bo_official/
Facebook: www.facebook.com/hoboofficialband/
Spotify: https://open.spotify.com/artist/5HLf4Dn01Vj2vvNPQOBRZp/