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interviste IL SISTEMA DI MEL "Addosso"

Intanto le presentazioni: Chi siete? Cosa volete? Dove volete andare? E perché quello strano moniker?
Siamo una band emo-qualcosa da Brescia. Vogliamo far piangere. Non ci siamo mai detti dove vogliamo andare, così ci stupiamo sempre, anche quando ci troviamo al bar sotto casa. È bello così. Ci chiamiamo in questo modo perché nel 2014 Fede e Paolo avevano in mente “il sistema di…” e “Mel in …”, allora per non litigare hanno unito le cose. Faceva comodo così.

“Addosso” sembra il titolo adatto per la musica che fate, che prima di tutto stropiccia i corpi durante i concerti, e invece ha un significato meno “fisico” e sicuramente più intimo. A voi la parola.
Qua spiego io (Fede). ll disco nasce per necessità più che per volere. Dopo un periodo difficile personalmente avevo bisogno di una valvola di sfogo funzionale, un appiglio per non finire con la testa nel culo. “Addosso” a Brescia è un avverbio molto sentito, viene utilizzato spesso anche in forma dialettale per spronare le persone a fare meglio, a muoversi, a non stare fermi. “Addosso” ha questo tipo di significato.

La canzone scelta, “post-qualcosa”, evidenzia la fine e il conseguente inizio di un evento – una relazione di qualsiasi tipo, ma volendo anche di una band che vuole distaccarsi da un genere musicale specifico (anche post-qualcosa lo è) – quanto vi stanno strette le etichette? E cosa volevate raccontare nel pezzo?
La canzone si chiama così per togliere i dubbi sul genere ma senza prendersi troppo sul serio. Dopo anni che sentiamo versioni diverse sul cosa suona Il sistema di Mel abbiamo deciso darci una definizione che volesse dire tutto e allo stesso tempo non volesse dire niente. Il pezzo racconta di come ci si sente quando si deve ricostruire tutto, sono sensazioni di pancia.

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