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1. INVASIONE ALIENA

Da che ho memoria la musica è sempre stata presente nella mia vita e sono stato da subito molto indipendente nella ricerca delle canzoni che mi piacevano. Da bambino chiedevo ai miei genitori di comprarmi musicassette e se mi colpiva la canzone di una pubblicità e non riuscivo a risalire al titolo mi cimentavo a canticchiare la melodia del ritornello in questione al commesso del negozio di dischi ed era una gran soddisfazione quando riuscivo a farmi capire. L evento scatenante che mi ha fatto desiderare di non essere solo un ascoltatore di musica ma di provare attivamente a fare musica è stato quando avevo circa 10/11 anni. Una mattina ero a casa da scuola e girando tra i canali beccai per caso la performance dei Nirvana agli Mtv Music Awards mentre suonavano Lithium, e rimasi completamente affascinato sia dalla canzone che dall’impatto visivo che trasmettevano quei tre sul palco. Il tutto culminò con Krist Novoselic che si fece cadere il basso in testa stramazzando a terra mentre gli altri due incuranti della cosa distruggevano la batteria. Non seppi il nome della band per almeno un paio di anni poichè Mtv ai tempi era ancora in lingua originale senza sottotitoli e io non capivo quindi nulla di quello che dicevano ma continuai a canticchiare il ritornello di Lithium per parecchio tempo e chiesi ai miei genitori di comprarmi una chitarra.

 

2.     TEORIA DEL CAOS

L’idea di fare un disco da solo per provare a curarne tutti gli aspetti è presente in me da tempo e quando sono rimasto per qualche mese senza lavoro ho deciso di impiegare quel tempo libero per dedicarmi alla composizione e alla registrazione di vecchie canzoni. Avevo da poco messo a posto una cantinetta nel giardino di casa mia con lo scopo di avere un minimale studio di registrazione (un divano, uno schermo, un computer e strumenti musicali vari) e quasi tutti i pomeriggi li passavo li dentro. La sera, non essendo insonorizzata la stanza, non potevo suonare e la dedicavo a riascoltare e premixare le cose registrate al pomeriggio. Ad un certo punto mi sono ritrovato con una quarantina di canzoni registrate, ne ho scelte una decina e mi sono rivolto a Nicola Sannino (già fonico dei Lemmins mia precedente band) per farmi consigliare, provare a levare i troppi rumori di fondo e mixare il tutto. Nicola però si è appassionato al progetto ed è entrato a tutti gli effetti a farne parte ed abbiamo deciso di riregistrare le batterie con una batteria vera ed un vero batterista (inizialmente avevo usato una drum machine). Essendo Nicola anche un bassista abbiamo deciso di rifare le parti di basso e registrale nel suo studio.  Alla fine quindi il basso lo ha suonato Nicola Sannino e la batteria Paolo “Paolo” Tixi ed abbiamo però tenuto tutte le parti vocali e chitarristiche registrate nella mia stanzetta. Successivamente abbiamo trovato ne “I Dischi Del Minollo Records” e quindi in Francesco Strino, una particolare sintonia e abbiamo deciso di uscire con questa etichetta con cui ci troviamo molto bene.

3.    VIAGGIO SULLA LUNA

Da marzo saremo in giro a portare il disco dal vivo in Liguria e fuori Liguria, verso aprile faremo uscire il primo videoclip e questa estate stiamo aspettando di confermare alcune date live che a breve comunicheremo nella nostra pagina Facebook insieme a tutte le altre news.

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IL BLOG DELL'ALLIGATORE

Come è nato questo vostro disco d’esordio?

Il disco è nato dall esigenza di registrare canzoni per il piacere di farlo e mi piaceva l'idea di provare a dedicarmi da solo ad ogni aspetto. Volevo che le canzoni suonassero molto sporche pur prediligendo melodie orecchiabili. In un secondo momento è entrato a far parte del progetto Nicola Sannino e ci siamo trovati molto compatibili sia a livello umano che musicale e ne è nata una collaborazione. L'apporto di Nicola in fase di produzione ha reso il disco molto più fruibile pur senza snaturare l'idea di partenza.

Perché nessun titolo, se non quello del nome della band stessa? Per dire, noi siamo le nostre canzoni?

Sì, e inoltre essendo anche il primo disco a questo nome ci sembrava fosse più di impatto utilizzare semplicemente il nome della band.

Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
 
Ho cominciato a registrare in cameretta partendo da vecchie idee di canzoni scritte anni fa, solo che poi una volta trovatomi a suonare e a ricercare suoni che mi piacessero ne ho scritte di nuove. Molte canzoni quindi sono uscite di getto partendo da un giro di chitarra, un suono o un'idea di melodia con la voce e alla fine quando mi sono ritrovato con una quarantina di canzoni in mano ne ho scelte dieci e mi sono concentrato su di esse.
 
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
 
Quando Nicola mi ha convinto che era il caso di ri-registrare il tutto con una batteria vera e lasciar perdere le tracce di batteria registrate con la drum machine.
 
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?

Se fosse un concept album credo l'avrei chiamato The adventures of a teenage puppet in wonderland.

C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero primo album targato SoFaKing? … che vi piace di più fare live?

Dovessi scegliere una canzone direi Raging doll non tanto perchè la preferisca ad altre ma siccome è quella più contaminata da generi diversi. E' l'unica che ha un loop di synth per quasi tutto il pezzo e la parte di batteria è molto particolare. E' stata scritta per ultima ed anche messa alla fine del disco perchè credo che in futuro le parti di synth o di elettronica avranno maggiore spazio nella composizione dei pezzi. Dal vivo dipende anche dai posti dove suoniamo ma diciamo che nei posti dove c è maggiormente contatto con il pubblico The sour, perchè è il pezzo più incalzante, e Riding a Puppet ci sembra ci coinvolgano di più. Se suoniamo all' aperto direi invece pezzi più malinconici come An old record o Lavagna sleeps.
 
Pregiata produzione de I Dischi del Minollo. Come è avvenuto l’incontro con loro? Come avete lavorato insieme? Altri apporti in fase produttiva?
 
L'incontro con I dischi del Minollo è avvenuto appena ho avuto in mano le canzoni finite. Ho mandato loro un link via mail dove avevo caricato delle canzoni e Francesco de I dischi del Minollo si è mostrato subito interessato. Siamo molto contenti del lavoro che svolge l etichetta per supportarci.
 
Copertina molto particolare, colpisce molto: a prima vista sembra una cosa da cartoon, poi, se la guardi bene, c’è un lato macabro, anche se surreale, da allegro chirurgo. Come è nata? Di chi è opera?
 
Bravissimo è esattamente quello che ci sarebbe piaciuto trasmettere. Dell'artwork se ne è occupato Giovanni Montuori che è un amico e un grafico molto bravo.
Avevo visto un suo lavoro fatto con la plastilina e mi piaceva molto (quindi il tutto non è fatto a computer ma esiste davvero un omino di pongo fatto a pezzi e lo conserva gelosamente Giovanni). L'idea di fare a pezzi l'omino di pongo ci è piaciuta subito perchè ci sembrava trasmettesse sensazioni contrastanti e stati d'animo che si affiancano bene alle canzoni come preludio al sound del disco.
 
Come presentate dal vivo questo album?
 
Rock'n' roll sudato e voglia di divertirsi.