Articoli

interviste + live report PRISTINE MOODS

ristine Moods Pristine Moods live @ Klamm – Roma, 30 maggio 2015 - See more at: http://www.xtm.it/DettaglioMonografie.aspx?ID=16523#sthash.QYYrmk1k.3JHAl0vp.dpuf

1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Siamo i Pristine Moods, band bolognese composta da: Matumaini (voce, banjo, ukulele, mandolino), Gherardo Zauber (basso, theremin) e Michele Venturi (chitarra, voce). La nostra musica è caratterizzata da un sound essenziale, pochi elementi, suoni naturali e influenze derivanti da differenti generi musicali.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Non sappiamo se il panorama musicale italiano aveva bisogno di noi; se è così probabilmente in un futuro ce ne renderemo conto… o forse no!?

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

La strada da percorrere per arrivare al nostro sound è una strada bianca con molte pietre e qualche buca; sul navigatore bisognerebbe impostare come coordinate Fratelli Grimm e seguire la voce di Robbie Basho fino ad arrivare a destinazione, ma probabilmente quando avrete raggiunto la meta noi ci saremo già spostati.

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.

È difficile sceglierne uno in particolare, comunque un brano generalmente apprezzato e che ci rappresenta è Migrating Whales: https://www.youtube.com/watch?v=mfr-qbgkGOo.

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Venendo da percorsi musicali differenti ognuno di noi ha dischi diversi che gli hanno cambiato la vita, riuscirne ad individuare solo uno è praticamente impossibile, andiamo dal folk anni ’60 – ’70 al rock più moderno a musica più sperimentale.

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Il live più bello è stato da poco al Klamm di Roma: atmosfera intima, divani e grande ascolto da parte del pubblico, ci siamo sentiti proprio a casa.

Di serate un po’ particolari ne abbiamo avute diverse: dal trovarsi  a suonare solamente per il gruppo che divideva il palco con noi, al suonare in mezzo a una folla completamente concentrata… sull’aperitivo! Situazioni abbastanza surreali, ma che possono capitare e diventano belle sfide per noi.

Altra bella serata è stata al Teatro San Salvatore di Bologna, dove abbiamo accompagnato, facendo da colonna sonora, la commedia di Shakespeare La dodicesima notte, un’esperienza molto bella e interessante.

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Non sta a noi giudicare il lavoro di un locale, sicuramente ci sono posti in cui ci siamo trovati meglio che in altri, ma in generale chi decide di aprire un locale con musica dal vivo affronta sempre di più una grossa sfida, bisognerebbe riuscire a riabituare anche le persone ad andare a sentire concerti.

8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

Alice Tambourine Lover (prima Alix) – blues psychedelic folk; Sergio Altamura – chitarrista, folk/sperimentale e Hikikomori – improjazz.

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

Il disco si può trovare su tutte le maggiori piattaforme digitali: iTunes, Bandcamp, Spotify…

Per contatti, likes, info di ogni tipo e ascolti vari potete visitare la nostra pagina Fb e Soundcloud: https://www.facebook.com/pristinemoodsbandhttps://www.soundcloud.com/pristinemoodsband.

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Una risposta?

R: Una domanda!

- – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – -

Pristine Moods Pristine Moods live @ Klamm – Roma, 30 maggio 2015

Probabilmente no, qualità non fa rima con quantità. E l'ennesima conferma di questa verità lapalissiana si è avuta sabato 30 maggio al Klamm, cornice fighissima della prima romana dei bolognesi Pristine Moods. Quantità, dicevamo, perché il concerto è stato per pochi intimi, una ventina al massimo. Qualità, perché i tre felsinei ci sanno fare sul serio. Solida tecnica, attenzione ai dettagli e ottima capacità di scrittura abbinate al cantato in inglese che valorizza un sound fortemente derivativo ma peculiare. La band si è esibita unplugged in una sala allestita per l'occasione, tipo quegli showcase organizzati per la stampa o per i vincitori dei concorsi radiofonici.
Illuminazione bassa, lucine colorate intorno al palco e tre file di sedie per gli spettatori. Quelli davanti, addirittura, il concerto se lo sono goduto stando comodamente seduti sul divano. E proprio da birra e divano sono le atmosfere country/folk agrodolci e rilassanti di questo trio che spazia da Nick Drake ai primissimi R.E.M. Il loro disco d'esordio, omonimo, è uscito a marzo e lo hanno riproposto quasi per intero dal vivo. Umori incontaminati, pristine moods, come i suoni minimali di Laura “Matumaini” Masi, Gherardo Zauber e Michele Venturi. E poi gli strumenti: mandola, ukulele, banjo, chitarra acustica. E il theremin, vera attrazione della serata, suonato da Zauber, che alla fine del concerto ha simpaticamente invitato gli astanti a provarlo.  I tre hanno suonato per circa un'ora, seduti su sgabelli, e noi lì, celestialmente rapiti dai ricami western e fiabeschi di questa band ideale per una serata da “spina staccata”. Perché è vero che lì dentro eravamo in pochi, ma per un'ora siamo stati sicuramente meglio di tutti gli altri che erano fuori

- – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – -

Pristine Moods Pristine Moods live @ Klamm – Roma, 30 maggio 2015 - See more at: http://www.xtm.it/DettaglioMonografie.aspx?ID=16523#sthash.QYYrmk1k.3JHAl0vp.dpuf

Robbie Basho è stato sicuramente uno dei più grandi chitarristi folk di sempre. Utilizzava accordature diverse e ad ognuna di queste aveva associato un colore, una sensazione. Noi abbiamo scelto il Pristine White e significa “spazio incontaminato” ed è un’accordatura che usiamo spesso nei nostri brani”; questo mi spiega Michele Venturi, chitarra acustica e seconda voce dei Pristine Moods, parlandomi del nome della band.
Ascoltando il primo lavoro dei Pristine Moods, trio bolognese composto da Michele Venturi, Matumaini (voce, ukulele, banjo, mandolino), Gherardo Zauber (basso, theremin), l’immagine di un paesaggio vuoto, privo di ostacoli e contaminazioni emerge con un certo fascino nei primi arpeggi di chitarra cullati dal theremin e dalla voce che è simile a un richiamo distante molti universi. Uno spazio che è si incontaminato ma è anche popolato di suggestioni sonore, divagazioni country, ispirazioni oniriche e altre più popolari, ricercatezza e spontaneità.
I Pristine Moods sono Matumaini (voce, ukulele, banjo, mandolino), Michele Venura (voce, chitarra acustica), Gherardo Zauber (basso, theremin) e la sera del 30 maggio si sono esibiti al Klamm di Roma in via Antonio Raimondi. Noi di LoudVision siamo stati presenti per conoscerli, intervistarli e sentirli dal vivo.

L’esibizione dal vivo è stata un incontro con una moltitudine di sonorità differenti evocate dai Pristine Moods tramite la mescolanza dei loro strumenti e delle loro musicalità. Un set acustico senza percussioni ha permesso alla mente di divagare attraverso territori sconfinati guidata con gentilezza dalla voce di Matumaini. La chitarra acustica di Michele Venturi ha vibrato accordi arpeggiati con tecnica e scioltezza divenendo spesso protagonista come nella strumentale “RWD” mischiando generi, stili e sfumando i confini musicali. Un personalissimo viaggio interiore accalorato dalle melodiche linee di basso.
Banjo e Mandolino hanno dato carattere folk ai brani facendosi interpreti di storie come nel caso di “Rumpleskin”, il cui testo è ripreso da una fiaba dei fratelli Grimm.
La resa dal vivo del singolo, “Migrating Whales”, è sorprendente sia per l’intreccio armonico dei due strumenti a corde, in questo caso chitarra e mandolino, sia per lo spettacolare ed evocativo utilizzo del theremin di Gherardo Zauber che carezza l’udito e porta l’ascoltatore in una condizione tra il sogno e la fantasia.
La sala del live si è riempita a poco a poco di sguardi persi nell’esibizione affascinati da questa suggestiva atmosfera.
L’ambiente del Klamm, sprovvisto di un vero e proprio palco è più una grande sala, familiare, con divani e poltrone, ha reso il concerto un’esperienza molto intima dimostrandosi una location ideale.

Di seguito riporto la chiacchierata che ho avuto con questi tre musicisti bolognesi tra un pezzo di pizza e l’altro.

Intanto complimenti per il disco, un ascolto particolare. Ho notato che il vostro repertorio varia molto nell’utilizzo di strumenti, specialmente quelli a corde. Usate la chitarra acustica, il banjo, il mandolino, l’ukulele; volevo chiedervi quale strumento vi guida maggiormente nel processo creativo in sala ?

Michele: Diciamo che varia un po’ da pezzo a pezzo; molte canzoni sono ispirate dalla chitarra e altre magari dal banjo. Alcuni brani dell’album avevano già una prima forma nata dall’idea di Matumaini poi io e Gherardo ci siamo aggiunti in sala. Diciamo che ci piace molto improvvisare e sviluppare i brani liberamente.

Ho letto che provenite tutti da un background musicale molto diverso, come vi siete incontrati?

Matumaini: Io stavo cercando dei musicisti per creare questo progetto musicale; ho trovato il numero di Gherardo su una bacheca di annunci musicale e Michele l’ho contattato dopo aver visto un suo video su YouTube. Molto vecchio stile!

Quindi, possiamo dire che in principio i Pristine Moods nascono da una tua idea Matumaini?

Matumaini: Diciamo che ho avuto la spinta iniziale, volevo formare un gruppo e mi sono messa alla ricerca. Ma ci siamo uniti subito senza problemi.

Nella strumentazione c’è anche uno strumento molto particolare che non si vede spesso: il theremin!

Gherardo: Sì è vero! Quella del theremin era una semplice idea. Poi improvvisando sono nati un paio di pezzi ma principalmente io suono il basso.

Per quanto riguarda lo stile, spazia dal folk al country; a volte ha sonorità tipicamente americane altre volte più nordiche. Da cosa dipende questo incontro stilistico?
Michele: Questo deriva proprio dalle nostre diverse formazioni musicali. In alcuni brani ci sono miei condizionamenti e in altri magari maggiori condizionamenti di Laura. Il nostro è un processo creativo molto dinamico.

A questo punto la fatidica domanda, sapreste dirmi un artista che ha condizionato il vostro modo di concepire la musica?

Matumaini: Beh io vengo dal rock puro: ti dico i Motorpsycho !

Michele: Io non saprei, mi piacciono molte cose, sono appassionatissimo della chitarra folk e del folk psichedelico degli anni ‘60 ’70. Ti dirò due nomi: Robby Basho e Robert Wyatt.

Gherardo: io ti direi i Mr. Bungle di Mike Patton

Una domanda sulla condizione della musica italiana: secondo voi, che tipo di difficoltà incontra un gruppo nella promozione della sua musica? Quali difficoltà state incontrando?

Matumaini: Sicuramente non è facilissimo, rispetto ad anni fa le cose sono cambiate parecchio, si fa molta più fatica ad uscire e trovare posti come il klamm che ti offrano il loro spazio per esprimerti. Sta all’artista trovare le situazioni giuste. Noi, ad esempio, abbiamo affiancato una compagnia teatrale. La nostra è una musica che si presta a questo genere di cose.
Diciamo che di occasioni ce ne sono, suonare dal vivo è più complicato ma sta all’artista cercare nuove strade per riuscire.

E la vostra promozione come sta andando ?

Matumaini: Dai bene, direi di sì! No? (risate)

Progetti a lungo termine?

Matumaini: sicuramente lavorare ad alcuni spunti nati nel corso di improvvisazioni, abbiamo molti lavori che dobbiamo definire.
Dovremmo far uscire il video di Migrating Whales, il brano sta andando molto bene !

G: e del crowdfunding cosa ne pensate? Ne avete mai sentito parlare?

Michele: mai sentito !
Matumaini: avevo pensato inizialmente ad una promozione simile poi ho cambiato idea. Siamo poco social come gruppo!

 

- – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – - – -