L'8 marzo 2013 esce “Wash Your Blues Away” il secondo album di The Brain Olotester, nome d'arte di Giuseppe Calignano.
Un disco che rappresenta un'ulteriore evoluzione nella “scrittura” e nella ricerca musicale dell'artista salentino.
Brani o “undici confetti psych-pop venati di folk”, come li definisce Calignano, che non rifiutano la forma canzone ma la “filtrano” con fluorescenti armonie vocali e inedite soluzioni strumentali.
Al lavoro, prodotto da Paolo Bergese (Airportman), hanno collaborato, tra gli altri: Tommaso Cerasuolo (Perturbazione), Valerio Cosi, Giorgio Tuma, il compagno di etichetta Nicolas Joseph Roncea, i Diverting Duo e alcuni membri degli Airportman.
Come racconta Calignano: “Wash Your Blues Away” è il mio secondo album da solista, composto da undici brani attraverso i quali racconto l'amore per la persona che è appena diventata mia moglie. Un disco che per me rappresenta una svolta tanto sotto il profilo emozionale quanto sotto l'aspetto compositivo.”
Progetto preceduto dal disco omonimo The Brain Olotester del 2008, che ha ricevuto i plausi dalla critica di settore (a tal proposito la rivista Rumore ha definito il suo progetto uno degli “Esempi di cantautorato atipico ed intimista, ora in forma di brevi bozzetti fatti di sussurri e accompagnamento minimale di acustica e/o archi o suoni d'ambiente”).
Inoltre diversi sono i musicisti con cui Calignano ha collaborato. Ha diviso il palco con The Gentlemen's Agreement, The Girl With The Gun e Matt Elliott; ha collaborato al disco di Giorgio Tuma, intitolato “In The Morning We'll Meet” (Elefant Records, 2010), per il quale Calignano ha composto due brani e si è occupato di organo e sintetizzatori assieme ad un gigante della musica internazionale del calibro di Michael Andrews.
Giuseppe Calignano ha suonato e cantato a lungo con i Muzak, gruppo con il quale ha pubblicato una demo e un album ufficiale.
A proposito di “Each Day Ends”, demo del 2003, la rivista Blow Up ha scritto che i Muzak suonano come dei Pink Floyd “indie” con alla voce Damon Albarn.
Tuttavia, il vero successo di critica è arrivato con “In Case Of Loss, Please Return To:”, album prodotto da Fabio Magistrali e pubblicato da Lizard Records. Un disco letteralmente osannato da recensori italiani e stranieri, che vedeva l'importante collaborazione - tra tanti altri - di Paul de Jong, violoncellista statunitense della band The Books.
A seguito dello scioglimento dei Muzak, Calignano ha dato vita al suo progetto solista utilizzando il moniker The Brain Olotester.